Tag: passato prossimo

Total 54 Posts

Canzone: Mettiti La Maschera

Canzone: Mettiti La Maschera
di Erica Mou
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, passato prossimo, trapassato prossimo

Buy this song:
On iTunes
On Amazon

Download the Study Sheet

Mettiti la maschera
che poi ce ne andiamo in spiaggia
a vedere bene il fondo
come abbiamo fatto in questi anni
amore mettiti la maschera
che poi ce ne andiamo in spiaggia
a vedere bene il fondo
come abbiamo fatto in questi anni.

Come fai, come fai
a respirare?

Mettiti la maschera
che poi ce ne andiamo in spiaggia
a cercare sul fondale
il meglio dei nostri anni
resta con la maschera
resta per cambiare il fondo
mentre affondano
il meglio dei nostri anni

E come fai, come fai
a respirare?
e come fai, e come fai

Come avevi detto tu
siamo stati troppo male
per rischiare ancora
per rischiare ancora
e come dici sempre tu
qua si vive troppo male
per restare ancora
per restare

Come fai, come fai
a respirare?
e come fai, come fai
e come fai tu
a respirare?
e come fai tu?

 

Canzone: Simili

Canzone: Simili
di Laura Pausini
Difficoltà: avanzato
Tempi: presente, passato prossimo, futuro

Buy this song:
On iTunes
On Amazon

Our first request here on My Italian Diary – this one from Giuseppe! This is the title song from Laura Pausini’s brand new album just released November 6.

Download the Study Sheet

Sono scappata via
quando mi sono vista dentro ad un labirinto
senza decidere

Ospite in casa mia
con sillabe d’amore tutte al pavimento
come la polvere

Ma arrivi tu che parli piano
e chiedi scusa se ci assomigliamo
arrivi tu da che pianeta?
Occhi sereni anima complicata
anima complicata

Io così simile a te
a trasformare il suono della rabbia
io cosi simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili
la protezione tra esseri simili

Non mi domando più
se ci sarà qualcuno a tendere la rete
pronto a soccorrere
me lo ricordi tu
chi vola impara a sfottere le sue cadute
come a difenderle
e così fai tu e nascondi piano
la tosse e il cuore nella stessa mano
arrivi tu
che sai chi sono

Io così simile a te
a trasformare il suono della rabbia
io cosi simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili

Arrivi tu che fai passare
la paura di precipitare

Io cosi simile a te
liberi e prigionieri
della stessa gabbia
io cosi simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili
la commozione per essere simili

 

Canzone: Mi Sei Scoppiato Dentro Al Cuore

Canzone: Mi Sei Scoppiato Dentro al Cuore
di Mina
Difficoltà: intermedio
Tempi: imperfetto, passato prossimo, presente, futuro, trapassato prossimo

Buy this song:
On Amazon

Una cosa interessante di questa canzone – il testo è stato scritto dalla regista Lina Wertmüller con musica di Bruno Canfora.

Download the Study Sheet

Mina canta la canzone nel 1966:

Ecco un video con il testo:

E se ti piacciono le cantanti più moderne, Annalisa la canta:

Era
solamente ieri sera
io parlavo con gli amici
scherzavamo tra di noi
e tu, e tu, e tu
tu sei arrivato
m’hai guardato e allora
tutto è cambiato per me

Mi sei scoppiato
dentro al cuore all’improvviso
all’improvviso non so perché
non lo so perché all’improvviso
all’improvviso
sarà perché mi hai guardato
come nessuno mi ha guardato mai
mi sento viva
all’improvviso per te

Ora
io non ho capito ancora
non so come può finire
quello che succederà
ma tu, ma tu, ma tu
tu l’hai capito
l’hai capito ho visto
eri cambiato anche tu

Mi sei scoppiato
dentro al cuore all’improvviso
all’improvviso non so perché
non lo so perché all’improvviso
all’improvviso
sarà perché mi hai guardato
come nessuno mi ha guardato mai
mi sento viva
all’improvviso per te

Mi sei scoppiato
dentro al cuore all’improvviso
all’improvviso non so perché
non lo so perché all’improvviso
all’improvviso
sarà perché mi hai guardato
come nessuno mi ha guardato mai
mi sento viva
all’improvviso per te

 

Canzone: Una Su 1.000.000

Canzone: Una su 1.000.000
di Alex Britti
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, futuro, imperativo, passato prossimo, congiuntivo presente, gerundio

Buy this song:
On iTunes
On Amazon

Download the Study Sheet

Accettami così, ti prego non guardare
nella mia testa c’è un mondo da ignorare
Voglio che tu sia mia complice discreta
Accettami e sarai la mia bambola di seta

Accettami e vedrai, andremo fino in fondo
Non pensare a cosa è giusto e cosa sta cambiando
Andiamo al polo nord o al sud se preferisci
Accettami ti prego, dimmi che ci riesci

Non ho detto mai di essere perfetto
Se vuoi ti aiuto io a scoprire ogni mio difetto
Se ne trovi di più, ancora mi sta bene
Basta che restiamo ancora così insieme

Amo, amo, è qualcosa che si muove
Su e giù per lo stomaco più freddo della neve
Amo, amo, è un buco alla ciambella
La sua dolcezza effimera la rende così bella

Accettami e vedrai, insieme cresceremo
Qualche metro in più e il cielo toccheremo
Più alti dei giganti, più forti di Godzilla
Faremo una crociera su una nave tutta gialla

Andremo su un’isola che sembra disegnata
Con colori enormi e un mare da sfilata
Per quanto mi riguarda ho fatto già il biglietto
Ti prego non lasciarlo accanto a un sogno in un cassetto

Amo, amo, è qualcosa di speciale
Su e giù per lo stomaco è come un temporale
Amo, amo, è il sugo sulla pasta
Finché non è finito non saprò mai dire basta
Amo, amo, è un dono di natura
Perché la nostra storia non è solo un’avventura
Amo, amo, è una semplice canzone
E serve a me per dirti che sei una su un milione

 

Canzone: Papaveri e Papere

Canzone: Papaveri e Papere
di Nilla Pizzi
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, passato remoto, gerundio, passato prossimo, futuro

Buy this song:
On iTunes
On Amazon

Download the Study Sheet

Su un campo di grano che dirvi non so,
un dì Paperina col babbo passò
e vide degl’alti papaveri al sole brillar,
e lì s’incantò.
La papera al papero chiese: “Papà,
pappare i papaveri, come si fa?”
“Perché vuoi pappare i papaveri?” disse papà.
E aggiunse poi, beccando l’insalata:
“Che cosa ci vuoi far… così è la vita.”

“Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina.
Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”

Vicino a un ruscello che dirvi non so,
un giorno un papavero in acqua guardò,
e vide la piccola papera bionda giocar,
e lì s’incantò.
Papavero disse alla mamma: «Mammà,
pigliare una papera, come si fa?»
‹Non puoi tu pigliare una papera›, disse mammà.
‹Se tu da lei ti lasci impaperare,
il mondo intero non potrà più dire:›

‟Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina.
Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”

E un giorno di maggio che dirvi non so,
avvenne poi quello che ognuno pensò:
Papavero attese la papera al chiaro lunar,
e poi la sposò.
Ma questo romanzo ben poco durò;
poi venne la falce che il grano tagliò,
e un colpo di vento i papaveri in alto portò.
Così Papaverino se n’è andato,
lasciando Paperina impaperata.

‟Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina.
Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”

‟Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina.
Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”

Che cosa ci vuoi far…